Tipi di encoder

Gli encoder sono gli “occhi” dei sistemi di automazione industriale e di controllo di movimento di precisione, e convertono il moto meccanico in segnali elettrici con elevata accuratezza. In base alle esigenze applicative e alle tecnologie impiegate, possono essere classificati secondo tre criteri: tipo di segnale in uscita, modalità di misura e principio di rilevamento. Di seguito un’analisi professionale e dettagliata.


I. Classificazione per tipo di segnale in uscita

1. Encoder incrementale (Incremental Encoder)

2. Encoder assoluto (Absolute Encoder)

3. Encoder ibrido (Hybrid Encoder)


II. Classificazione per modalità di misura

1. Encoder rotativo (Rotary Encoder)

2. Encoder lineare (Linear Encoder)

3. Encoder a filo (Draw‑Wire Encoder)


III. Classificazione per principio di rilevamento

1. Encoder ottico (Optical Encoder)

2. Encoder magnetico (Magnetic Encoder)

3. Encoder capacitivo (Capacitive Encoder)

4. Encoder induttivo (Inductive Encoder)


IV. Consigli per la scelta

  1. Definire le esigenze: tipo di moto (rotativo/lineare), segnale (incrementale/assoluto).
  2. Corrispondenza precisione‑velocità: alta risoluzione richiede adeguata banda del controller e capacità di interpolazione.
  3. Compatibilità ambientale: ottico per camere bianche; magnetico/induttivo per ambienti gravosi.
  4. Affidabilità meccanica: considerare carico cuscinetti, durata e allineamento in fase di montaggio.
  5. Compatibilità di comunicazione: verificare supporto protocollo e interfaccia per integrazione e diagnostica.

Con questa classificazione a tre dimensioni e il confronto prestazionale, potrai individuare rapidamente il tipo di encoder più adatto, ottimizzare le prestazioni dell’impianto e ridurre costi di sviluppo e manutenzione.